La Cellulite

L’insorgere della cellulite dipende da diversi fattori che spesso si sommano fra loro, anche se, in fondo, tutto si può ricondurre ad un’alterazione del microcircolo, causa prima di tutta la sintomatologia e poi delle alterazioni patologiche del tessuto connettivo.

Che cos’è la Cellulite

La cellulite è una alterazione dei tessuti sottocutanei, praticamente una infiammazione che si traduce in un inestetismo cutaneo visibile anche in superficie. Inizialmente si manifesta con un po’ di gonfiore, dopodiché’ può comparire la tristemente famosa “buccia d’arancia”, che si nota con delle piccole nodosità.

Allo stato normale il derma e i tessuti che lo sostengono sono in uno stato di equilibrio fisiologico, metabolico e circolatorio che presuppone un reticolo (micro-circolatorio, artero-venoso e linfatico) perfettamente funzionante e uno strato adiposo sottocutaneo ben vascolarizzato.

Tutti gli elementi che compongono i differenti strati cutanei sono in stretta relazione, realizzando delle unità tissutali e micro-circolatorie che sono legate sia sul piano anatomo-funzionale che chimico-metabolico.

La cosiddetta cellulite, il cui vero nome è panniculopatia edemat -fibro-sclerotica (P.E.F.S.), deriva dal un’alterazione del derma e dell’ipoderma; in condizioni ottimali, le cellule adipose (adipociti) normalmente presenti nel tessuto sottocutaneo funzionano da riserva di energia per l’organismo, che brucia grassi ogniqualvolta abbia necessità di combustibile. In caso di stasi del circolo venoso questa “riserva” diventa difficile da utilizzare, si accumula fino a comprimere i capillari sanguigni, già fragili, che iniziano a trasudare plasma dalle loro pareti divenute porose.

Il plasma si infiltra fra le cellule, con il tempo provoca un’ infiammazione del tessuto adiposo con formazione di fibrosi dei tessuti sottocutanei: i capillari vengono ulteriormente compressi e il drenaggio dei liquidi in eccesso si fa sempre più difficile. Si innesca quindi un “circolo vizioso” che autoalimenta questa patologia, perché di vera e propria patologia si tratta, anche se spesso ci si limita al suo significato di banale inestetismo.

Le Cause della Cellulite

L’insorgere della cellulitedipende da diversi fattori che spesso si sommano fra loro (anche se, in fondo, tutto si può ricondurre ad un’alterazione del microcircolo).

Si possono dividere in:

  • FATTORI PRIMARI i quali non sono eliminabili (ad es. il sesso, la razza o la familiarità);
  • FATTORI SECONDARI che sono collegati ad alcune fasi della vita, a patologie particolari o all’assunzione di farmaci e
  • FATTORI AGGRAVANTI (ad es. cattiva alimentazione o sedentarietà), sicuramente potrebbero essere controllati adottando uno stile di vita diverso.

FATTORI PRIMARI

La donna mediterranea è caratterizzata da una conformazione “a pera” in cui prevale l’azione degli ormoni femminili (gli estrogeni) sui recettori specifici, con il risultato di un accumulo dei chili in eccesso sulla parte bassa del corpo, ritenzione idrica e stasi circolatoria. Non a caso il problema comincia con l’adolescenza, periodo in cui vi è una vera e propria tempesta ormonale che segna il passaggio dall’infanzia all’età adulta. Anche la componente familiare è rilevante, considerato che alcuni disturbi del micro-circolo spesso si tramandano tra consanguinei e che l’insufficienza venosa e linfatica con fragilità capillare costituiscono l’anticamera della cellulite.

 FATTORI SECONDARI

E’ noto che le manifestazioni cutanee della cellulite sono fortemente legate al ciclo femminile: l’aspetto “a materasso” della pelle aumenta nel periodo precedente il ciclo, soprattutto in caso di sindrome pre-mestruale, e in gravidanza quando sale il livello degli estrogeni con effetti positivi e negativi. Aumenta l’appetito, migliora l’umore, si accumulano liquidi nei tessuti e il prodotto del concepimento preme sulle strutture vascolari, aggravando la situazione circolatoria magari già non perfetta, con segni di stasi. Come regola, in generale, la cellulite diminuisce dopo la menopausa, in assenza di trattamento ormonale sostitutivo.

 FATTORI AGGRAVANTI

Una muscolatura di cattiva qualità, sia per sedentarietà sia a seguito di un dimagrimento eccessivamente rapido che abbia sacrificato il tessuto muscolare, è sicuramente uno dei fattori favorenti la cellulite. Il moto aiuta a mantenere efficiente muscolatura, circolazione e metabolismo aiutando a bruciare i grassi e a prevenire la stasi circolatoria.

La dieta scorretta, poi, con l’introduzione eccessiva di calorie, di cibi ricchi di grassi e di sale favorisce accumulo di adipe localizzato, ritenzione di liquidi, “intossicazione” generale dell’organismo e formazione degli odiati cuscinetti.

Anche una postura sbagliata contribuisce ad aggravare il quadro clinico: stare molte ore seduti rallenta la circolazione perché la sedia comprime i vasi e la situazione peggiora se si tengono le gambe accavallate. Non fa neanche bene trascorrere troppo tempo in piedi immobili, perché il sangue fa fatica a risalire dagli arti inferiori, con conseguente stasi circolatoria. I difetti dell’appoggio plantare (piede piatto, piede cavo, ecc.) sono anche causa di postura errata e possono favorire i processi che portano alla formazione della cellulite.

Si deve evitare l’abbigliamento costrittivo: non dimentichiamo che abiti e biancheria attillati comprimono i vasi, mentre scarpe troppo strette o con tacco alto, oltre i 5 cm., ostacolano il ritorno venoso e linfatico e impediscono il corretto funzionamento dell’importantissima “pompa venosa” che abbiamo sotto i nostri piedi (un reticolo venoso che viene compresso ad ogni nostro passo e che imprime una spinta verso l’alto al sangue, impedendogli di ristagnare).

Stress e fumo sono altri fattori che favoriscono l’aggravarsi del quadro, l’uno per le inevitabili ripercussioni sul quadro ormonale (aumento dei cosiddetti “ormoni dello stress”), l’altro per la sua azione vasocostrittrice e per la sua capacità di aumentare i radicali liberi, sostanze che favoriscono i danni a carico del microcircolo ed accelerano i processi di invecchiamento generale dell’organismo.

Gli Stadi della Cellulite

Prima si interviene contro la cellulite, migliori saranno i risultati dato che una cellulite al primo stadio, quando sono solo i liquidi stagnanti i protagonisti del quadro, è sicuramente più trattabile di una cellulite con presenza di noduli fibrosi. Importante è quindi riconoscere le sue caratteristiche:

1° STADIO (edematosa)

E’ caratterizzata dalla presenza di gonfiore (edema) dovuti al ristagno di liquidi nel tessuto e di accumulo di grasso e acqua nelle cellule. La cute è ancora tesa ed elastica ma si comincia ad avvertire un senso di pesantezza agli arti; se la cute viene compressa non rimangono “impronte”. E’ difficile riconoscerla ad occhio nudo.

2° STADIO (fibrosa)

A causa del cattivo drenaggio delle scorie accumulate e dell’insufficiente ossigenazione dei tessuti, le cellule di grasso rimangono imprigionate nei tessuti circostanti ed inizia il processo di fibrosi reattiva con formazione di fini nodulazioni che, se non contrastato, può evolvere verso lo stadio successivo in cui è facile la formazione di macronoduli.

L’epidermide assume un colorito spento, si arrossa se compressa e assume il cosiddetto aspetto “a buccia d’arancia” se viene stretta fra le dita. Spesso sono presenti capillari dilatati (teleangectasie), anche in forma ramificata. Sono tutti sintomi di cattiva ossigenazione, fragilità vasale e difficoltà a smaltire i grassi.

3° – 4° STADIO (sclerotica)

Vi è forte rallentamento del flusso sanguigno e linfatico, con noduli aumentati e dolenti al tatto. La fibrosi iniziale si è trasformata in vera e propria sclerosi dei tessuti che hanno ingabbiato in grossi ammassi duri i micronoduli precedenti.

Il numero dei capillari dilatati, quasi sempre presenti, aumenta. Qua e là appaiono degli ematomi, segno di fragilità capillare; la superficie cutanea non è più omogenea e levigata ma presenta il tipico aspetto “a materasso”, è fredda al tatto a causa dell’insufficienza circolatoria, è dolente se viene toccata anche con modesta pressione e, se viene compressa, lascia una depressione che scompare solo dopo alcuni secondi: è la cellulite agli ultimi stadi!

Tipi di Cellulite

  • COMPATTA

Sono soggetti a questo tipo di cellulite le persone in ottima forma fisica con un tipo di muscolatura tonica e rigida: sulla zona delle pelle interessata appaiono delle smagliature, le zone più soggette a questo tipo di cellulite sono le ginocchia, le cosce e i glutei. Senza ombra di dubbio la cellulite compatta è una delle forme più comuni, è estremamente dura, è aderente e non modifica la sua forma in funzione della posizione del soggetto. Di rado può causare dolore durante la palpazione, viene accompagnata quasi sempre a segni di affaticamento venoso o linfatico di ritorno degli arti inferiori.

  • FLACCIDA

Questo tipo di cellulite è solita presentarsi nei soggetti di mezza età con predisposizione alla variazione di peso. Le zone maggiormente colpite sono le cosce e le arti superiori.

 

  • EDEMATOSA

La causa della cellulite edematosa è dovuta ad una presenza idrica: la presenza di liquido in eccesso nei glutei e nel bacino rendono le zone gonfie. La sua presenza è dovuta a una circolazione delle gambe linfatica e venosa: la difficoltà della terapia è notevole e in un primo momento risulta essere non visibile e quindi scoraggiante. Abbinata alla terapia deve essere attivata una serie di esercizi fisici importantissimi per la buona riuscita del trattamento.

L’esperto Consiglia

TRATTAMENTO DERMOCOSMETICO CON PRODOTTI DSM :

   Cellulite / Smagliature :

  1. Applicare il DSM fango naturale del Mar Morto sulle zone interessate per 15-20 minuti ( senza coprire con pellicola) e successivamente sciacquare con acqua tiepida, per sfruttare al meglio l’effetto drenante e levigante del fango, si consiglia un trattamento da tre a quattro volte a settimana.
  2. Dopo il bagno con pelle ben asciutta massaggiare le aree interessate con la DSM Crema anticellulite / smagliature. Uso quotidiano.

      Cellulite :

  1. Applicare il DSM fango naturale del Mar Morto sulle zone interessate per 15-20 minuti (senza coprire con pellicola) e successivamente sciacquare con acqua tiepida, per sfruttare al meglio l’effetto drenante e levigante del fango, si consiglia un trattamento da tre a quattro volte a settimana.
  2. Massaggiare la pelle con il DSM Gel anticellulite, con movimenti circolari dal basso verso l’alto fino al completo assorbimento. Si consiglia l’uso prima di dormire. Uso quotidiano.

Le informazioni ed i contenuti di questa scheda costituiscono materiale informativo e consigli sulle possibilità di trattamenti dermocosmetici naturali, coadiuvanti nel trattamento di alcune problematiche della pelle. Non sostituiscono consultazioni e prescrizioni mediche. Qualora sia presente una patologia è indispensabile il parere di un medico specialista o del tuo farmacista di fiducia.

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@ dr Isawi

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