La Nostra Pelle

Tipi di pelle

PELLE NORMALE

È un tipo di pelle piuttosto raro, reperibile solo nell’infanzia e nella prima giovinezza. La pelle non è stata ancora attaccata da fattori esterni o da incidenze di ordine interno; tutte le funzioni biologiche sono normali, il colorito è omogeneo. La pelle si presenta con un aspetto fresco, piacevole al tatto, non si notano rughe superficiali; è liscia e luminosa. L’idratazione e lo stato di tensione della pelle sono equilibrati; le guance sono ben irrorate, leggermente rosate e senza capillari dilatati (couperose). Soprattutto, ciò che garantisce alla pelle normale di apparire liscia, soda e vellutata è determinato dal funzionamento equilibrato delle ghiandole sebacee e sudoripare: infatti il film lipidico-proteico superficiale e l’idratazione sono in armonico equilibrio.
L’idratazione assicura l’elasticità e la flessibilità della cute. La pelle umana ha un contenuto medio di acqua del 70%: è maggiore negli strati più profondi e tende progressivamente a decrescere verso la superficie per il normale processo di cheratinizzazione. Questo fenomeno di disidratazione naturale è fisiologico: l’acqua persa per evaporazione viene rimpiazzata da una pari quantità proveniente dall’ambiente interno. Nello strato corneo, l’acqua viene trattenuta dalla presenza, tra le diverse lamelle, di sostanze per lo più proteiche denominate fattori di idratandone naturale. I principali componenti di questi fattori sono l’acido piroglutammico, il lattato sodico e numerosi aminoacidi. Queste sostanze idrosolubili sono protette da un materiale lipidico: si crea cosi un sistema di membrane impermeabili che permette alle sostanze idrosolubili di captare l’acqua per osmosi, e impedisce che sostanze stesse si sciolgano o fuoriescano quando lo strato corneo è immerso nell’acqua. Modificazioni stabili della composizione dei film lipidico-proteico o dello strato di idratazione condizionano i diversi tipi di pelle. Spesso alla base del fenomeno stanno fattori genetici predisponenti; altre volte invece agiscono l’uso di farmaci, diete alimentari, stress, sostanze collegate all’ambiente di lavoro o alla città in cui si vive. Le più frequenti modificazioni cutanee sono la pelle secca e la pelle grassa.

Pelle Secca

II termine “pelle secca” definisce una particolare condizione in cui la cute si presenta avvizzita, poco elastica, sottile e fragile. È una pelle estremamente delicata, che mal sopporta i comuni saponi: anzi il loro uso produce un fastidioso senso di tiramento e di prurito. Lo strato corneo superficiale tende a sfaldarsi, desquamando sotto forma di una finissima polvere tipo forfora. La pelle secca è molto sensibile agli agenti atmosferici: sole, vento e freddo causano arrossamenti ed irritazioni spesso complicati dalla sovrapposizione di un processo infettivo. Questa fragilità, indice di un ridotto potere di difesa, avviene in modo variabile da individuo ad individuo sia per modificazioni intrinseche nei rapporti fra cute e i tessuti sottostanti sia per aumento dell’effetto lesivo delle sollecitazioni esterne. Si differenziano un tipo di pelle secca per alipia e un tipo di pelle secca per disidratazione.
Nella pratica, però, queste due condizioni non sono spesso differenziabili, nella maggior parte dei casi coesistono e si sommano, anche se inizialmente la disidratazione è la prima a verificarsi.
Una certa tendenza familiare è stata notata fra individui che presentano una pelle secca.
Una graduale perdita di acqua e di grassi caratterizza il processo di invecchiamento. In particolare l’invecchiamento a livello della cute comporta la riduzione dei fattori di idratazione naturale e della quantità di sebo prodotta dalle ghiandole sebacee. Questo naturale processo di involuzione viene accelerato dal regime alimentare (insufficiente e squilibrato apporto vitaminico e di acidi grassi essenziali), dal tenore di vita, dagli stress, dalla situazione ormonale soprattutto tiroidea e ovarica, dall’assunzione di farmaci. Scorrette pratiche igieniche e ripetuti contatti con solventi, detersivi e disinfettanti completano il quadro.

  • La pelle secca alipidica: La pelle secca alipidica si presenta tesa, fine, trasparente. Tende molto facilmente a divenire grinzosa e a desquamarsi. Questo tipo di pelle secca è dovuto ad una ipo-funzione delle ghiandole sebacee con conseguente minore produzione di sebo. L’insufficiente film lipidico di protezione rende la pelle molto sensibile agli agenti atmosferici e la predispone alla couperose.
  • La pelle secca disidratata: È determinata da una eccessiva perdita d’acqua per scarso apporto di sudore o per aumentata evaporazione a causa di un deficit dei cosiddetti “fattori di idratazione naturale” cui spetta la funzione di trattenere l’acqua nella cute. Quindi è la funzione delle ghiandole sudoripare ad essere insufficiente. La pelle appare con pori molto dilatati, lucida e molto fragile: infatti è molto sensibile agli agenti atmosferici e ambientali. La pelle che ricopre le venuzze è spesso secca perché i capillari superficiali favoriscono una rapida perdita d’acqua. Si presenta arida, rugosa, non ben colorita e poco elastica.
    La disidratazione della cute aumenta con l’avanzare dell’età, e ad essa si deve l’assottigliamento della pelle con conseguente formazione di rughe.

Pelle Grassa

La principale caratteristica della pelle grassa è l’untuosità e la lucentezza diffusa, appare di colore spento infatti, spesso olivastro; la grana grossa è causata dagli sbocchi delle ghiandole sebacee o pori, dilatati, e soprattutto sul naso e sulle guance può evidenziarsi il cosiddetto effetto a buccia d’arancio.
I pori dilatati, poi, assorbono più facilmente il pulviscolo atmosferico, lo smog e le cellule morte, e poiché ne rimangono occlusi, il sebo, che non trova una via d’uscita, ristagna e provoca la formazione di brufoli e comedoni. A lungo andare intervengono modificazioni strutturali nelle ghiandole sebacee: il sebo diviene allora ceroso ed ostruisce gli sbocchi ghiandolari.A questo punto del processo la pelle diventa asfittica, a grana grossa, ricca di punti neri e brufoli che costituiscono il punto di partenza dell’acne. La pelle grassa non è piacevole da vedersi, ma ha il notevole vantaggio di essere legata alla giovane età. Come tale invecchia molto lentamente: le rughe, espressione della perdita di elasticità che accompagna la senescenza, compaiono infatti più tardivamente che in altri tipi di pelle. Una sottile pellicola, costituita da acqua, proteine e grassi protegge e lubrifica la pelle. Sebo, sudore e detriti la rinnovano continuamente. Quando tale pellicola diviene spessa ed abbondante, con modificazioni dei suoi componenti, la pelle si definisce grassa. Soprattutto le alterazioni qualitative e quantitative del sebo sono di primaria importanza nel suo determinismo. Il sebo normale è notoriamente idrofilo per la presenza di colesterolo, che tende ad emulsionare i grassi con l’acqua. Il sebo presente nella pelle grassa è invece nettamente idrofobo, scarso in colesterolo. L’equilibrio tra acqua e grassi si rompe con il conseguente aumento dell’untuosità e dell’ispessimento della pellicola. Inoltre anche gli acidi grassi insaturi tendono a diminuire, contemporaneamente all’aumento di idrocarburi. La pelle tende così a perdere la sua capacità di autosterilizzazione con la possibilità di facili infezioni. Le cause di questa ipersecrezione possono essere di varia origine interna ed esterna. La predisposizione ad una iperproduzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee si eredita dai genitori. Tale fattore non si manifesta alla nascita, ma alla pubertà, quando gli ormoni stimolano in modo adeguato le ghiandole stesse. Esiste infatti una seborrea endocrina, tipica dell’adolescenza, non tanto dovuta ad una aumentata produzione degli ormoni, soprattutto ad azione androgena, quanto ad una alterata risposta ghiandolare ad uno stimolo ormonale normale. Di qui nasce l’aumento del flusso sebaceo povero di colesterolo, con recrudescenze cliniche nelle donne giovani coincidenti con il periodo mestruale. Concorrono poi a stabilizzare il fenomeno fattori digestivi e diete squilibrate: principali imputati sono i grassi, le conserve, la frutta secca, il cioccolato. Stress psico-fisici e stati d’ansia possono a loro volta condizionare alterazioni sebacee a seguito di abnormi stimoli trasmessi alle ghiandole per via simpatica. Perfino l’inquinamento atmosferico, ormai ineliminabile almeno nei grossi centri urbani, gioca un ruolo considerevole sulla funzionalità delle ghiandole sebo. Un altro fattore che può contribuire a rendere la cute grassa è la carenza di minerali e altri oligoelementi.

Pelle Mista

È diffusa soprattutto tra gli adolescenti e gli adulti di 20-30 anni, legata a particolari condizioni fisiche. Non sempre, anzi abbastanza infrequentemente, una pelle può essere definita normale, o totalmente grassa oleosa, o grassa asfittica o normale. Spesso zone asfittiche coesistono nello stesso viso con zone oleose, o zone secche con zone normali. Le zone seborroiche (naso, fronte, mento) tendono infatti a mostrare una maggior secrezione sebacea rispetto alle guance, spesso attraversate da venuzze (couperose) e alle terapie. Altre volte le zone vicino alle orecchie e al collo sono colpite da comedoni e foruncoli, mentre le restanti parti del viso sono normali. Solitamente le zone tendenzialmente secche sono: le guance, attorno agli occhi e sulla gola. In questi casi si cercherà di classificare la pelle nel miglior modo possibile, ad esempio: mista tendente al secco, mista tendente al grasso, oleosa con zone asfittiche; per poter attuare la terapia più adeguata e attinente possibile.

Pelle Sensibile

Questo tipo di pelle non è specifico di una determinata età: si trova fra le persone giovani come fra quelle più anziane. La pelle generalmente apparemolto sottile, quasi trasparente; sugli zigomi spesso i capillari si dilatano. La cute reagisce facilmente con arrossamenti persistenti, gonfiore e, a volte, anche bruciore e prurito. La pelle sensibile è dovuta, generalmente, a una eccessiva sottigliezza dello strato corneo. Gli eccessivi rossori, se sono troppo frequenti finiscono col distendere le pareti dei vasi capillari che con l’età perdono la loro elasticità. Allora si forma sulle guance e sui pomelli una rete di venuzze rosso vivo: è la couperose. I rossori diffusi si localizzano sulle guance, il naso e nella parte inferiore della fronte.

Pelle Impura

È il tipo di cute più facile da riconoscersi perché le sue caratteristiche sono piuttosto evidenti.
La produzione delle ghiandole sebacee è eccessiva, la cute è cosparsa di comedoni e foruncoli, che tendono a trasformarsi in pustole purulente. La pelle impura è molto reattiva e sensibile.

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@ dr Isawi

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